Si è svolto in data 16/11/2023 il confronto sul decreto interministeriale di revisione e aggiornamento delle classi di concorso per l’accesso ai ruoli del personale docente, attuativo dell’art. 4, co. 2 bis, del d.lgs. 59/2017. Onde evitare fughe in avanti di qualche altra sigla, ribadiamo che tale incontro è stato possibile soprattutto grazie alla proposta della delegazione della Gilda- Unams durante la precedente riunione.
Molte delle richieste formulate sono state accolte. In particolare è stata chiarita la distinzione dei ruoli della scuola secondaria di I grado e II grado per le classi di concorso accorpate per cui, nelle procedure concorsuali relative alle suddette classi si procede alla formulazione di graduatorie distinte per i due ruoli di appartenenza. Ugualmente, si procede alla compilazione di distinte graduatorie per l’attribuzione delle supplenze.
Sempre per le classi accorpate i docenti soprannumerari o in esubero qualora siano utilizzati nel grado inferiore mantengono il trattamento giuridico-economico loro spettante in riferimento al ruolo di titolarità. Sarà poi la contrattazione collettiva nazionale sulla mobilità a gestirne le modalità. E’ stata formulata anche una più chiara esplicitazione delle norme di salvaguardia per i possessori dei titoli precedentemente all’entrata in vigore del nuovo testo onde evitare diverse interpretazioni, eventuali contenziosi e facilitare il lavoro delle segreterie scolastiche.
Accolta anche la richiesta di modifica della tabella A1 sugli esami omogenei della classe di concorso A12 per la quale sono stati ripristinati gli esami di filologia, didattica e grammatica latina. Sulla classe di concorso A023 (lingua italiana per stranieri), particolarmente dibattuta, rimane la possibilità di conseguire i titoli congiunti presso qualsiasi ateneo. Alla suddetta classe si potrà accedere anche con la laurea in Scienze della formazione primaria, purché siano stati svolti almeno 3 anni di insegnamento nei percorsi di alfabetizzazione in lingua italiana degli adulti stranieri.
Anche sulle discipline artistiche e musicali, in particolare sulla A053 (storia della musica e della danza), sono state accolte, seppur parzialmente, le proposte della FGU. Altre osservazioni sulle singole CDC sono state accolte, anche se alcune solo parzialmente. L’amministrazione ha ribadito le difficoltà riscontrate rispetto al numerosissimo numero di lauree attivate dagli atenei italiani e dalla mancanza di una norma che stabilisca il numero minimo di esami (e quindi di CFU in specifici SSD) cosiddetti “istituzionali” per il conseguimento del titolo.
La delegazione ha riformulato la richiesta di un intervento urgente per razionalizzare ed avere un quadro completo ed esaustivo, anche al fine dell’orientamento degli studenti. Nel complesso, al netto delle considerazioni che abbondantemente abbiamo avuto modo di esprimere, il risultato ottenuto può ritenersi soddisfacente.