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Scuola, PNRR, Gilda: presentata memoria al Senato per revisione testo ddl as. 1445. Restituire missione costituzionale alla scuola

Le proposte di modifica della Federazione Gilda Unams in audizione al Senato

Questa mattina si è svolta l’audizione della Federazione Gilda Unams presso la VII Commissione, Cultura e Istruzione, del Senato in merito alla conversione in legge del decreto legge 5 aprile 2025, recante misure urgenti in materia di attuazione del PNRR per l’a.s. 2025-2026. 


Tra le proposte di revisione del testo, la Gilda degli Insegnanti ha fornito un’analisi delle criticità in riferimento agli articoli su riforma Istituti Tecnici, sistema di reclutamento docenti, welfare studentesco, parità scolastica, contrasto al disagio giovanile e internazionalizzazione degli ITS Academy. 


“L’intervento legislativo in esame – commenta il coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti Vito Carlo Castellana – nonostante ci siano misure che accogliamo, deve essere profondamente rivisto”. 


La riforma dell’Istruzione Tecnica, ad esempio, senza una fornitura di strumenti concreti, rischia di sacrificare la formazione culturale e civile degli studenti nell’immissione al mercato del lavoro. 


Il welfare studentesco, misura che prevede un aumento di 1 milione di euro per il 2025, con il raggiungimento di 137 milioni, e 3 milioni per il 2026 e il 2027, arrivando così a 139 milioni, è un aspetto positivo in previsione di un rafforzamento del diritto allo studio, soprattutto per le famiglie più vulnerabili, ma rimane un’entità modesta rispetto al bisogno reale. Inoltre, resta una proposta limitata al solo ambito dei libri di testo, con l’esclusione del costo dell’istruzione in generale, che include mensa, trasporti e materiali didattici. 


“Si tratta – afferma Castellana – di una sola tessera di un mosaico più ampio, occorrono interventi più strutturali, in grado di affrontare le disuguaglianze educative”. 


L’art. 8, sulla prevenzione al disagio giovanile, riconosce il ruolo centrale della scuola come luogo di accompagnamento e crescita e dei docenti come potenti agenti di prevenzione e supporto. La norma in esame prevede di destinare una quota del Fondo nazionale per la lotta alla droga alla formazione degli insegnanti delle scuole secondarie statali. “Si tratta, anche in questo caso – continua Castellana – di risorse limitate, pari a 1 milione di euro nel 2025, rispetto al numero degli insegnanti coinvolti. Per ottenere risultati serviranno più risorse e soprattutto il coinvolgimento di figure professionali come psicologi ed educatori”. 


Infine, tra i temi principali dell’agenda politica della Gilda, c’è da sempre la lotta al precariato e dunque la richiesta di un ritorno al doppio canale di reclutamento, con l’aumento della percentuale di assunzioni stabili rispetto al vecchio limite del 70%, per una reale valorizzazione delle professionalità già formate e in servizio e per ridurre il ricorso ai contratti a termine 


“Le riforme si fanno con chi la scuola la vive ogni giorno – conclude il coordinatore nazionale – e non con misure spot. La scuola perderà sempre più di credibilità come istituzione, se non le verrà restituita la sua missione costituzionale, di formazione della persona, di crescita democratica e riscatto sociale”. 


Così in una nota la Gilda degli Insegnanti


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pubblicato il 22/04/2025
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