“Accogliamo con favore il passo indietro del ministero sulla questione dei titoli di specializzazione sul sostegno conseguiti all’estero. Si tratta di un risultato che premia il nostro impegno contro un provvedimento iniquo che rischiava di alimentare ulteriormente la compravendita delle specializzazioni e delle abilitazioni in Europa, a danno degli alunni con disabilità”. Così la Gilda degli Insegnanti commenta la decisione di viale Trastevere di ritirare la misura con cui si intendeva assegnare gli incarichi sul sostegno ai docenti specializzati all’estero, attualmente inseriti nelle Gps con riserva, prevedendo nel contratto una clausola rescissoria nel caso in cui la valutazione del titolo non andasse a buon fine.
“Il diritto all’istruzione e all’inclusione degli alunni disabili - ribadisce la Gilda - deve essere il fondamentale punto di partenza nella gestione di queste problematiche”.
Per accelerare il processo valutativo delle istanze e gestire al meglio l’emergenza in questa fase, per le supplenze annuali la Gilda propone di collocare in coda alla seconda fascia Gps sostegno i docenti specializzati all’estero in attesa del riconoscimento con titolo estero.
Per risolvere il problema del sostegno nel medio termine, invece, la soluzione prospettata dalla Gilda è di potenziare il più possibile il numero dei posti disponibili per i Tfa e di rimuovere il numero chiuso, affidando la formazione alle Università e alle Scuole italiane e consentendo a tutti i docenti che lo desiderano di conseguire una specializzazione.