Dopo la grande emergenza pandemica degli ultimi anni, l’obiettivo primario è rilanciare la crescita del Paese, con un’Agenda Scuola ben definita che possa trovare un nuovo impulso anche dalle risorse rese disponibili dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). Se ne è parlato questa mattina presso la Sala Convegni Bernardino da Feltre, in un incontro tra le tre organizzazioni sindacali Cisl, Snals Confsal e Gilda Unams, alla presenza dell’economista ed ex senatore della Repubblica, Carlo Cottarelli. Una tavola rotonda dal titolo ‘Un’agenda scuola per il futuro del Paese’ per approfondire i temi principali che ruotano attorno al sistema scolastico nazionale.
Il piano di investimenti destinati al comparto istruzione e formazione deve tradursi in pratiche politiche di intervento che abbiano l’obiettivo di sostenere l’efficacia e la qualità del sistema scolastico. Anche e soprattutto attraverso la valorizzazione delle professionalità che vi operano, dai docenti, motori principali dell’Istituzione Scuola, fino a tutti gli altri profili professionali che, insieme, concorrono a far vivere la comunità educante.
“Oggi può essere un punto di svolta se si vuole incidere e comunicare le nostre idee insieme – è quanto dichiara Rino Di Meglio, Coordinatore nazionale Gilda Insegnanti. I problemi sul tavolo sono tanti: abbiamo gli stipendi più bassi della PA e con l’immigrazione crescente i docenti devono fare anche uno sforzo di integrazione degli alunni. Ci vuole un governo che progetti più risorse e investimenti per una vera e propria agenda per il futuro dell’Istituzione Scuola”, ha aggiunto Di Meglio.
Oggetto di dibattito è stato anche il tema dell’edilizia scolastica, portato alla luce recentemente anche dagli organi d’informazione e su cui Di Meglio ha ribadito: “Le risorse e gli investimenti previsti dal PNRR sulla digitalizzazione vanno benissimo, ma si rischia di avere aule super tecnologiche e digitalizzate ma con i soffitti che cadono a pezzi. L’edilizia spesso è affidata a governi locali che non sono in grado di gestirla”.
E ancora, tra i temi citati da Di Meglio durante la tavola rotonda, particolare attenzione è stata rivolta alla situazione degli alloggi: “Tra le difficoltà maggiori per i nostri insegnanti ci sono i prezzi impossibili degli affitti delle aree metropolitane. Chi va a lavorare nelle grandi città non è in grado di pagare un affitto, occorre concentrarsi e investire risorse per risolvere questo problema”.
Dubbi e quesiti sottoposti all’attenzione dell’economista Carlo Cottarelli, che parlando di risorse ha commentato: “Quando ci sono a disposizione delle risorse, bisogna spenderle bene, bisogna partire dal ruolo della scuola nella società, istituzione che crea capitale umano. Una scuola pubblica che dia opportunità a tutti è fondamentale per eliminare le differenze. La scuola dovrebbe essere, in partenza, un livellatore delle opportunità. Eppure, dal 2007 ad oggi la spesa per la scuola è stata la più tagliata per motivi demografici”.
Sull’annoso tema del precariato Cottarelli ha ribadito: “Il punto non sono i pochi insegnanti, il problema è che sono poco pagati, oltre ad esserci una mancata progressione nel corso della vita lavorativa del docente.”
Una particolare attenzione va rivolta a garantire il diritto allo studio in ogni angolo d’Italia, specialmente nelle aree che soffrono di più l’acuto disagio socioeconomico, dove la presenza di una scuola pubblica aperta a tutti, accogliente e inclusiva, è uno dei fattori che consentono di dare concreta attuazione all’art. 3 della nostra Costituzione.
Roma, 14 Dicembre
Ufficio Stampa Gilda Insegnanti